Durante la fase di progettazione, siamo finalmente giunti a dover scegliere il nostro rivestimento per pavimenti… ma come fare la scelta giusta?
Innanzi tutto va precisato che non esiste una soluzione migliore dell’altra in modo assoluto, ma ci possono essere delle differenze che aiutano nella scelta per ogni caso specifico.
In questo articolo faremo delle considerazioni di carattere generale che possano aiutarvi a fare la scelta migliore.
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Bisogna innanzitutto considerare che il legno è un materiale naturale e più “morbido”; questo significa che una superficie in parquet sarà in qualche modo testimone del tempo che passa, una compagna di casa che inevitabilmente tenderà a graffiarsi e a collezionare piccoli segni di usura.
Se siete soliti invitare molti amici a casa, non è da escludere la possibilità che qualche sassolino possa rimanere impigliato nelle scarpe di qualcuno; dunque se il pavimento è in legno siate coscienti che potreste trovare alcuni segni a terra quando gli ospiti sono andati via… oppure dovete adottare la soluzione più drastica di chiedere agli ospiti di togliere le scarpe all’ingresso, cosa che in realtà molti fanno per motivi di igiene a prescindere dal tipo di pavimentazione.
In generale la tendenza degli ultimi tempi è quella di avere una superficie continua in tutte le stanze, comprese i bagni e la cucina.
Il parquet per questo motivo è perfetto, perché viene posato in aderenza e senza stuccature tra una doga e l’altra.
Sicuramente il legno non è molto adatto per ambienti tecnici, perchè non risponde molto bene al contatto con l’acqua… anche se i parquet, soprattutto quelli di ultima generazione, possono essere utilizzati anche nei bagni e nelle cucine senza rischi.
Uno degli accorgimenti che bisogna avere però, è quello di non utilizzare in generale troppa acqua o prodotti aggressivi durante il lavaggio della superficie.
Almeno due o tre volte all’anno bisognerà utilizzare dei detergenti specifici per parquet che nutrono il legno e ne tengono vivi i colori.
Il legno è senza dubbio un materiale “nobile” che riscalda l’ambiente e aumenta anche il valore dell’immobile nell’ottica di una futura vendita, ma richiede qualche accortezza in più per evitare di rovinarlo.
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Molte persone hanno “paura” di questa usura nel tempo del parquet e quindi preferiscono il gres porcellanato, indiscutibilmente più resistente ai piccoli urti.
Esistono in commercio tantissimi gres porcellanati effetto legno, alcuni forgiati con una considerevole percentuale di materiali riciclati, che replicano le venature del legno producendo tantissimi pezzi diversi, dunque non si corre il rischio di avere due pezzi con la stessa venatura uno accanto all’altro che in qualche modo potrebbero “dichiarare” che non si tratta di legno vero.
Il gres porcellanato garantisce durevolezza e semplicità nella pulizia, ma non è adatto se si vuole continuità visiva: il gres porcellanato ha bisogno di un minimo di fuga – e conseguente stuccatura – di 1-2 millimetri
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Ultimo consiglio, forse il più importante: a prescindere dal materiale che utilizzerete, tutte le pavimentazioni hanno necessità di essere correttamente installate e la posa in opera è decisiva rispetto al risultato estetico finale.
Che si tratti di parquet che di gres porcellano, affidatevi sempre a posatori esperti e certificati e diffidate di operai improvvisati che oggi sono muratori, domani idraulici e il giorno successivo posatori.
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